Personaggi Famosi a Formentera: Da Bob Dylan ai VIP di Oggi

Personaggi Famosi a Formentera: Da Bob Dylan ai VIP di Oggi
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C'è un patto non scritto a Formentera, un accordo silenzioso che si tramanda da decenni. È un patto di discrezione. Su quest'isola, dove la luce accecante sembra rivelare ogni cosa, la vera magia sta in ciò che rimane nascosto, protetto, lasciato in pace. Forse è per questo che, da oltre cinquant'anni, è diventata il buen retiro per eccellenza di artisti, musicisti, scrittori e celebrità di ogni calibro.

Non vengono qui per mettersi in mostra. Anzi, scelgono Formentera per la ragione opposta: per scomparire. Per togliersi di dosso i panni del personaggio pubblico e tornare a essere semplicemente persone. Vengono per perdersi nei sentieri polverosi, per sentire la sabbia sotto i piedi nudi, per guardare un tramonto senza che nessuno chieda loro un selfie. Questo è un viaggio in quella Formentera segreta, un racconto che parte dalle leggende del rock e arriva fino ai VIP di oggi, per capire perché questo piccolo scoglio nel Mediterraneo sia, in realtà, un immenso palcoscenico dell'anima.

I Pionieri del Rifugio: Quando il Rock Trovò il Silenzio

Alla fine degli anni '60, mentre il mondo era in subbuglio, Formentera era un universo a parte. Un luogo quasi dimenticato, senza aeroporto, raggiungibile solo dopo un viaggio che era già di per sé un filtro, una selezione naturale. Fu proprio questo isolamento a renderla l'approdo perfetto per chi cercava una fuga, non solo geografica, ma anche esistenziale.

Pink Floyd e il Vento Psichedelico de La Mola

La leggenda più radicata, quella che aleggia ancora oggi intorno all'altopiano de La Mola, è legata ai Pink Floyd. Siamo nel 1969. Il regista Barbet Schroeder sta girando "More", un film che diventerà il manifesto di una generazione, con la sua storia di amore libero, droga e fuga dalla società. La band inglese viene chiamata a comporre la colonna sonora. Sebbene gran parte del film sia ambientata a Ibiza, l'ispirazione, l'atmosfera rarefatta e a tratti allucinata, è intrisa dello spirito di entrambe le isole.

Si narra che i membri della band abbiano passato del tempo a Formentera, trovando rifugio in un vecchio mulino a vento proprio sull'altopiano de La Mola. È facile immaginarli lì: Gilmour, Waters, Wright e Mason, lontani dalle nebbie di Londra, immersi in un paesaggio lunare, con il vento che fischiava creando melodie ipnotiche e il faro che squarciava il buio della notte. Quel vento, quel senso di isolamento cosmico, quella natura potente e primordiale... non è difficile sentire l'eco di tutto questo nelle atmosfere dilatate e psichedeliche di brani come "Cymbaline". Il mulino è diventato un luogo di pellegrinaggio, un simbolo di quel momento irripetibile in cui il rock più innovativo del mondo incontrò la pace ancestrale di Formentera.

Bob Dylan, il Fantasma della Fonda Pepe

La storia di Bob Dylan a Formentera è ancora più avvolta nel mistero, ed è proprio questo a renderla così affascinante. Siamo sempre a cavallo tra gli anni '60 e '70. La leggenda vuole che il menestrello del rock, in fuga dalla fama asfissiante che lo aveva travolto in America, abbia passato un periodo sull'isola sotto falso nome, cercando l'anonimato più totale. Non esistono foto ufficiali, non ci sono prove certe, ma i racconti di chi c'era sono troppo vividi per essere ignorati.

Lo descrivono come una figura schiva, seduta per ore a un tavolino della mitica Fonda Pepe a Sant Ferran, con un taccuino in mano, a osservare il microcosmo di hippy, artisti e contadini locali che animava il bar. Altri lo collocano al Faro de La Mola, a meditare di fronte all'immensità del mare. Vero o no, il mito di Dylan a Formentera è perfetto. Rappresenta l'essenza stessa del motivo per cui gli artisti vengono qui: non per trovare qualcosa, ma per perdere qualcosa. Perdere il peso della propria immagine, per ritrovare la libertà di essere nessuno e, proprio in quel vuoto, riscoprire la propria voce più autentica.

Una Tela Bianca, una Pagina Vuota: Artisti e Scrittori Ispirati dalla Luce

Il richiamo di Formentera non si è limitato alla musica. Per decenni, l'isola è stata una calamita per pittori, scultori e scrittori, tutti in cerca di due elementi che qui abbondano: una luce unica al mondo e un silenzio che favorisce la concentrazione.

  • La Luce dei Pittori: Chiunque abbia posato un cavalletto a Formentera sa che la luce qui ha una qualità quasi tangibile. È una luce pulita, violenta, che riverbera sulla sabbia bianca, sul sale delle saline e sulle pareti imbiancate a calce, definendo i contorni delle cose con una nitidezza quasi dolorosa. Questa luce ha attratto innumerevoli pittori, trasformando angoli come Sant Ferran, La Mola o il porto di La Savina in vere e proprie colonie artistiche. Hanno cercato di catturare l'azzurro impossibile del mare di Illetes, il rosso della terra a Cap de Barbaria e le forme contorte dei fichi d'india, creando un'identità visiva che è diventata parte del DNA dell'isola.
  • Il Silenzio degli Scrittori: Se la luce ispira chi guarda, il silenzio ispira chi ascolta la propria voce interiore. Formentera, soprattutto durante i lunghi e tranquilli inverni, è il luogo ideale per scrivere. Jules Verne, pur non essendoci mai stato, la immortalò nel suo romanzo "Hector Servadac", descrivendo il Faro de La Mola con una precisione che lo ha legato per sempre all'immaginario letterario dell'isola. Molti altri scrittori, meno noti o desiderosi di anonimato, hanno affittato piccole fincas per finire i loro romanzi, trovando in quella routine fatta di passeggiate, scrittura e contemplazione il ritmo perfetto per la creazione.

I VIP di Oggi: L'Arte della Discrezione

E oggi? L'isola è ancora il rifugio dei personaggi famosi di Formentera? La risposta è sì, più che mai. Ma le regole del gioco sono cambiate. Se un tempo si veniva per la vita comunitaria hippy, oggi si viene per la privacy esclusiva. Designer di moda, attori di Hollywood, calciatori di fama mondiale, top model e imprenditori della Silicon Valley approdano sull'isola ogni estate.

Ma anche loro, una volta sbarcati, sembrano aderire a quel patto di silenzio. Abbandonano i tacchi per le espadrillas, gli abiti da sera per i parei, le cene di gala per una grigliata di pesce in una villa nascosta tra i pini.

In definitiva, Formentera agisce come un equalizzatore. Sotto il suo sole implacabile, di fronte alla sua bellezza disarmante, le gerarchie della fama si sciolgono. Un premio Oscar può trovarsi a fare la coda al supermercato dietro a un contadino, e un musicista di fama mondiale può bere una birra allo stesso bancone di un artigiano locale.

Questo è il vero lusso che l'isola offre. Non è una questione di soldi o di esclusività, ma di libertà. La libertà di essere, semplicemente. Ed è per questo che, da Bob Dylan alla top model del momento, il richiamo di Formentera rimane, decennio dopo decennio, irresistibile.

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